studio stefanelli - Sondrio


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Sede di Confindustria Sondrio

Piazza Cavour, situata sulla sponda sinistra del Mallero a ridosso del versante retico valtellinese rappresenta la storia commerciale e sociale di Sondrio. Dal solo nome con cui i sondriesi sono soliti identificare tale luogo (Piazza Vecchia), è possibile intuirne le stratificazioni storiche ed il sentito legame degli abitanti che attorno ad essa hanno nel corso del tempo costruito la loro città.
L’importanza strategica di tale area era derivata dalla presenza del trecentesco ponte (il primo sul Mallero) che permetteva, attraverso la strada Valeriana, l’ingresso a Sondrio ai tempi cinta da mura e il cui accesso era denominato “Porta del Mallero”.
La piazza si presentava pertanto quale luogo di scambio naturale sulla quale stabilire il commercio dei prodotti provenienti dall’esterno.
A seguito della demolizione della Porta e dei resti delle mura (1811), la conformazione della Piazza subì un notevole mutamento a causa della disastrosa alluvione del Mallero nel 1834. Le acque del fiume esondarono distruggendo l’antico ponte e tutti gli edifici affacciati sulla piazza e a ridosso della sponda sinistra del corso d’acqua
La ricostruzione dell’area con la realizzazione del nuovo argine e del nuovo ponte costrinse la piazza, come si vede ancora oggi, ad una posizione ribassata rispetto al Lungomallero, ma ciononostante non si perse il ruolo storico/funzionale dell’area divenuta sede del mercato cittadino.
Nel 1933 venne realizzata una tettoia con struttura metallica a ridosso del dislivello posto sul lato Ovest della piazza occupando la piccola area verde e demolendo la fontana addossata alla muratura che nel frattempo era sorta nei pressi del sottostante Malleretto. Tale elemento venne realizzato per permettere un riparo all’attività del mercato sfruttando in questo modo la variazione di quota al fine diavere spazi affacciati sia sul livello della piazza, sia sul livello del Lungomallero Cadorna.
La crescita della città e lo spostamento delle infrastrutture principali costrinsero ad un progressivo decadimento dell’area divenuta oramai marginale e troppo limitata per far fronte alle reali esigenze delmercato cittadino.
Dopo una prima fase di ampliamento dell’area riservata al mercato anche lungo via Beccaria e via Dante, si rese necessario lo spostamento delle attività sull’asse Piazza Garibaldi, Piazza Campello, prima ancora dell’attuale soluzione. Divenuta inutilizzata rispetto alla sua configurazione funzionale e caratterizzata da un alto livello di degrado, la piazza e la tettoia furono adibiti a parcheggi pubblici e magazzini fino all’anno 2007
quando in concomitanza con la riqualificazione delle Piazza Garibaldi e della Piazza Campello, venne realizzato un Programma Integrato d’Intervento per permettere il recupero e la riqualificazione dell’area.
Alla pedonalizzazione degli spazi del centro cittadino fece seguito la sistemazione degli spazi riservati all’ex mercato, con recupero e restauro della struttura metallica della tettoia, il riutilizzo funzionale degli spazi sottostanti e la realizzazione di un parcheggio interrato.
A partire dal 2014 i nuovi spazi incorporati e formalmente integrati all’interno dell’ex tettoia del mercato (nel frattempo smontata e ricostruita per favorirne il restauro dei singoli elementi) sono divenutisede dell’ Unione Industriali della Provincia di Sondrio, attraverso un progetto che ha voluto sottolineare le peculiarità della struttura
preesistente generando attraverso ampie vetrate modulari di tamponamento, quell’ordine stilistico e quella leggerezza costruttiva derivate dall’intenzione di concedere, nonostante la chiusura deglispazi, il massimo rapporto percettivo tra l’interno e l’esterno, a rimarcare quel forte legame tra la struttura e la storia della Piazza Vecchia.
Il recupero e gli allestimenti della struttura è stato eseguito e coordinato grazie alle abili maestranze dell’Azienda Pezzini SpA - Divisione Contract di Morbegno, in qualità di General Contractor.
Le soluzioni adottate e la funzionalità dell’intervento e dell’edificio, permettono di rendere fruibile degli spazi cittadini altrimenti inutilizzati, garantendo quella continuità e sedimentazione storica di una città, attiva e per questo mutabile alle esigenze della società che in essa vive.

progetto Nicola Stefanelli

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